Ainett e la lettera per il figlio Cristopher

In un momento conviviale per i VIP, la donna porta all'attenzione un tema molto importante

Mentre sono al tavolo per il pranzo, Katia fa una comunicazione molto importante.
“Vi pregherei dopo mangiato di non scappare, di stare un minuto tutti qui perché abbiamo la nostra Ainett che ci deve leggere una cosa molto importante. Per cortesia stiamo tutti seduti e uniti. Grazie e buon appetito”.
Non capendo a cosa, in realtà, Katia si stia riferendo, i ragazzi mangiano e attendono con sorpresa l'intervento della compagna.

Una volta finito di mangiare, Ainett si alza in piedi e prende la lettera che ha scritto per affrontare un tema molto importante e che è vicino anche a molti bambini, tra cui il suo. Già da quando inizia a leggere la lettera, si capisce che è scritta in terza persona: parla l'autismo.

Può raccontare così tutte le realtà e tutte le difficoltà che devono affrontare i bambini e i loro genitori, di quanto sia complicato conviverci e quali sono le conseguenze sociali a cui li sottopone. Tutti gli inquilini ascoltano emozionati Ainett che continua a leggere tra le lacrime, pensando al suo Cristopher.

Una volta terminata la lettera, Ainett ci tiene a spiegare meglio una parola un po' più tecnica utilizzata nella lettera in modo tale che tutti possano capire a fondo il suo messaggio. Spiega che i bambini con autismo entrano in stereotipie, giochi non funzionali tipo tic nervoso che non permettono loro di progredire a livello cognitivo.

Con un dolce abbraccio di Katia si conclude la lettera, Ainett ringrazia poi anche i compagni d'avventura per l'empatia dimostrata verso un problema che non è da sottovalutare.