Alex Schwazer: "Non mi voglio più precludere niente"
Il marciatore confida a Marco la voglia di rimettersi in gioco, al di là dello sport
Sono giorni di grande introspezione per Alex e dall'ingresso di Marco, il marciatore ha avuto modo di riflettere sia su sé stesso, sia sul suo futuro. Confrontarsi con un altro sportivo è per lui molto importante. Il judoka gli ha fornito diversi punti di vista, spronandolo a considerare nuove sfide. I due sportivi, in Giardino, continuano a raccontarsi e a conoscersi e il maratoneta spiega di avere una nuova prospettiva per il suo domani.
Alex spiega di aver compreso che il suo tempo è stato monopolizzato dallo sport, in questo modo, spesso, non è riuscito a fare quello che avrebbe voluto fare: dedicarsi ad altri stimoli. Nel momento più buio della sua carriera, e quindi della sua vita, si è sentito tagliato fuori non solo dal mondo esterno, ma anche da sé stesso: "Mi sono visto sempre solo come atleta, ma sono anche altro. Tutti siamo anche altro".
"Non mi voglio più precludere niente" afferma il marciatore, guardando al suo futuro, con i figli, la moglie, magari altre sfide, altri lavori. Insomma, se non dovesse vivere un nuovo sogno alle Olimpiadi, creerà la sua nuova realtà.
Marco ne è davvero entusiasta e commenta: "Credo che non sia mai tardi per fare nuove cose". Il judoka ricorda la sua sconfitta sul tatami e le consapevolezze raggiunte: "Lì ho capito che avrei voluto fare di tutto, non volevo rinunciare a nulla. Quello era il mio sport, ma non poteva essere tutta la mia vita".
Per tale ragione, il concorrente spiega al marciatore che entrambi stanno facendo altro, hanno provato ad andare avanti: "Potevi restare a casa, a piangerti addosso, invece sei qui".
Quali sfide attenderanno Alex? Poco importa, si dice il concorrente, ciò che vale è l'entusiasmo che ha ritrovato.