

Alfonso D'Apice si apre con Javier Martinez
Con le lacrime agli occhi, durante un momento di confidenze con Javier, Alfonso ricorda il papà e parla delle sue insicurezze
Le insicurezze di Alfonso
L'inaspettato, dolce e misterioso aereo ricevuto nel corso del primo pomeriggio sembra aver portato Alfonso verso molte riflessioni.
Il ragazzo si lascia andare ad un momento di confidenze con Javier. Dice di aver gradito molto le parole che quel papà ha voluto fargli recapitare. Dice di non essersi mai sentito un ragazzo perfetto e, proprio per questo motivo, lo striscione non ha fatto altro che aiutarlo a credere di più in sé stesso. “È fantastico” esclama.
Il pallavolista è d'accordo con il mittente dell'aereo: “Te lo direi anche io che sei il figlio che vorrei” dice, stringendolo in un abbraccio.
Alfonso racconta di aver trascorso la sua vita con lo zio. Ammette di essersi sempre impegnato tanto affinché potesse essere fiero di lui ma, magari anche per una questione caratteriale, non ha ricevuto da parte sua complimenti così espliciti: “Da lui avrei voluto che mi dicesse questa frase” confessa.
Javier prova a rassicurarlo. Pensa che lui sia un bravissimo ragazzo e lo invita a non abbattersi: “Non ha avuto spesso persone che ti hanno valorizzato per quello che sei" dice, provando a comprendere i motivi che lo hanno portato a sentirsi spesso sbagliato e insicuro. "Sei tanta roba" prosegue poi e conclude "Tu arrivi alle persone” dice.
Alfonso ricorda il padre
La conversazione tra i due prosegue.
Con le lacrime agli occhi, Alfonso prova a parlare di suo padre e del momento in cui lo ha perso. “È successo un incidente la notte di capodanno” esclama, racconta i pochi dettagli dell'accaduto.“Da lì, la mia vita si è stravolta”.
Ammette di aver sofferto molto in quanto, a causa di una brutta ingiustizia, ha perso una persona fondamentale. “Stavo male perché, da un giorno all'altro, non ho visto più mio padre”. Confessa di non aver mai conosciuto la dinamica dei fatti, soprattutto anche per una mancanza di coraggio. Nonostante ciò, però, dice: “Vorrei sapere com'è andata e cos'è successo”.
Javier è dispiaciuto per il suo compagno d'avventura. Pur essendo certo del fatto che questa mancanza sarà incolmabile, invita Alfonso a non mollare e a farsi forza: “È difficile accettare, però è un lavoro che devi fare su te stesso”.
L'inquilino è d'accordo con lui. Pensa che, da questo momento in poi, dovrà cercare di vivere questa mancanza ricordando soprattutto ciò che di bello ha vissuto con il suo papà. Grato per aver appreso da lui insegnamenti, passioni, valori e principi conclude: "In tutto quello che faccio, ci sono sempre parole che diceva lui".