Andrea Maestrelli, il suo parere sulle parole di Attilio Romita

Il giornalista è ancora arrabbiato per quanto accaduto durante le Nomination e l'ex calciatore cerca di mediare la sua collera

In Veranda, Attilio confessa ad Andrea di essere ancora arrabbiato per la questione delle Nomination insorta con alcuni concorrenti nella Casa. Inevitabilmente, i rapporti si sono deteriorati e non si torna indietro. Più di ciò, quel che rammarica il giornalista è che a finire nel ciclone è sempre lui. Le parole degli altri, le azioni altrui non sono state mostrate e così facendo lui resta il solo a giudizio, spiega il VIP.

"Non ho dubbio della tua buona fede" inizia così Andrea, in una lucida disamina dei fatti. L'ex calciatore spiega che Tavassi, Oriana e gli altri non hanno fatto qualcosa di errato, laddove si siano organizzati. È una strategia e come tale potrebbe essere riattuata, anche contro sé stesso, afferma l'ex calciatore. Ognuno ha le proprie ragioni, e in questo caso anche il giornalista ha la sua.

Di base, non è necessario indugiare nella rabbia e nella collera, ma andare avanti, sorvolare su certe questioni. L'importante è capire che lo sbaglio è dietro l'angolo: "A turno scivoliamo tutti quanti e quando uno scivola non va puntato il dito" dichiara Andrea.

Attilio, però, è dispiaciuto per come sono andate le cose e ciò che più gli spiace, confida all'ex calciatore, è che con gli altri VIP non sembra esserci modo di confrontarsi. Il concorrente ricorda l'errore fatto con Sarah e di come siano riusciti a chiarire le proprie posizioni: "Lei ha perdonato e capito, il chiarimento è finito con una risata e il rapporto di amicizia e confidenza sono stati consolidati".

La conclusione di Andrea è molto sincera: "Devi pensare che hai una considerazione che, per forza di cose, alza le aspettative". Per il VIP, Attilio rappresenta un pezzo di storia del giornalismo, ma non solo per la sua maturità, per la sua cultura, per la persona che rappresenta è inevitabile chiedergli di eccellere: "Ci si aspetta che tu sia l'esempio".