Antonella Fiordelisi, dalla delusione al confronto con le opinioniste

Delusa dall'esito della scorsa Nomination e dalle critiche ricevute, Antonella si confronta con Orietta

Al via la quarantatreesima puntata di #GFVIP. A un passo dalla semifinale, si entra subito nel vivo delle tematiche più calde di queste ultime settimane nella Casa.

L'elezione di Micol come seconda finalista di questa edizione ha lasciato qualche strascico e ha nuovamente incrinato il rapporto di Antonella Fiordelisi con i suoi coinquilini.

Il suo dispiacere in seguito al verdetto del televoto non è passato inosservato, rendendola il bersaglio di molte critiche e nuove accese discussioni. “Vedo che non viene apprezzato nulla di quello che faccio” dice l'ex schermitrice, lamentandosi di non avvertire più il supporto del pubblico. “Tutte le sue lacrime sono riconducibili al fatto che io sono la seconda finalista” commenta piccata Micol.

Dopo aver assistito alle immagini che riepilogano quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni, Antonella ci tiene a specificare la sua posizione. L'ex schermitrice ribadisce che la sua reazione non è dipesa tanto dall'esito del televoto quanto dall'essersi sentita al centro di molte critiche, da parte del pubblico e in particolare di Orietta.

È proprio con Orietta che Antonella si trova a dibattere a lungo, difendendosi dalle critiche che la cantante le ha rivolto durante il loro confronto in studio. “Ho preso tanti no prima di arrivare qua” le dice, riferendosi al consiglio di Orietta di darsi da fare per raggiungere dei successi meritati.

“Devi avere le spalle larghe per accettare che tu possa non essere amata da tutti” interviene invece Sonia, facendo notare all'ex schermitrice che sebbene esporsi e avere un carattere forte aiuti ad essere spesso al centro dell'attenzione, è comunque necessario considerare il risvolto della medaglia e la possibilità di non piacere a tutti.

Complice la stanchezza e i lunghi mesi di permanenza nella Casa, Antonella ammette di aver reagito di impulso e dimostra, questa volta, di saper accogliere critiche e opinioni discordanti con grande diplomazia.