Barbara Alberti e Adriana Volpe: pace fatta
Dopo gli scontri e i dissapori tra le due inquiline è tornato il sereno
Barbara ha trascorso una notte travagliata fatta di dubbi, incubi e agitazione così, dopo gli scontri, le liti e i dissapori, la scrittrice è intenzionata a chiarire con Adriana; perciò, in un momento di calma dagli impegni mattutini le domanda di appartarsi per parlare. La conduttrice accetta di buon grado e insieme si allontanano dagli sguardi altrui.
Barbara: “Ho riflettuto molto, e ho capito che qua dentro c'è l'ipertrofia dell'ego, nel senso che si ha una visione chiara di sé stessi e ci si concentra troppo sui difetti altrui”, afferma tutto d'un fiato, poi continua: “Non mi sto rimangiando tutto quello che ti ho detto però c'è la perdita della coscienza di sé. È stata una notte molto brutta ma molto rivelatrice e mi sono svegliata con l'impulso di rinstaurare un rapporto diverso con te”, conclude, ed è come se si fosse tolta un peso troppo ingombrante.
Adriana, che finora ha ascoltato in religioso silenzio, esprime ciò che pensa: “Le tue parole mi hanno ferita, però quando hai detto che ti sentivi meglio dopo avermi parlato, me ne sono fatta una ragione”, afferma quasi rassegnata, poi continua: “Io ho tanta stima di te. Sei stata ospite in programmi che conducevo e ogni volta che parlavi lasciavi il segno. Le critiche di una persona che stimi, feriscono di più. Ti vedo come una persona forte ma sento anche la tua fragilità”.
Adriana sente di avere, per la prima volta, la possibilità di esporre tutte le sue ragioni e Barbara, per la prima volta, sembra disposta ad ascoltare e comprendere. “È vero. Sono vulnerabile”, commenta la scrittrice con un filo di voce, ma Adriana è come un fiume in piena: “Hai usato la parola – odio - e tu non usi le parole a caso”, le dice quasi in tono di rimprovero. Barbara tenta di giustificarsi: “Considera l'uso teatrale delle parole”, poi ribadisce il concetto già espresso all'inizio della chiacchierata, “ho passato una notte tremenda ma ho capito che l'ego ti fa perdere la giusta percezione delle cose. Ho capito che bisogna essere amici di sé stessi e non nemici degli altri”, rivela con il cuore in mano.
Adriana, probabilmente colpita dal repentino cambio di direzione della scrittrice si lascia andare e, in un attimo, tutti i dissapori svaniscono: “Posso chiederti un abbraccio?”, le domanda. Barbara allarga le braccia e accoglie Adriana teneramente. Finalmente la pace è fatta.
Barbara: “Ho riflettuto molto, e ho capito che qua dentro c'è l'ipertrofia dell'ego, nel senso che si ha una visione chiara di sé stessi e ci si concentra troppo sui difetti altrui”, afferma tutto d'un fiato, poi continua: “Non mi sto rimangiando tutto quello che ti ho detto però c'è la perdita della coscienza di sé. È stata una notte molto brutta ma molto rivelatrice e mi sono svegliata con l'impulso di rinstaurare un rapporto diverso con te”, conclude, ed è come se si fosse tolta un peso troppo ingombrante.
Adriana, che finora ha ascoltato in religioso silenzio, esprime ciò che pensa: “Le tue parole mi hanno ferita, però quando hai detto che ti sentivi meglio dopo avermi parlato, me ne sono fatta una ragione”, afferma quasi rassegnata, poi continua: “Io ho tanta stima di te. Sei stata ospite in programmi che conducevo e ogni volta che parlavi lasciavi il segno. Le critiche di una persona che stimi, feriscono di più. Ti vedo come una persona forte ma sento anche la tua fragilità”.
Adriana sente di avere, per la prima volta, la possibilità di esporre tutte le sue ragioni e Barbara, per la prima volta, sembra disposta ad ascoltare e comprendere. “È vero. Sono vulnerabile”, commenta la scrittrice con un filo di voce, ma Adriana è come un fiume in piena: “Hai usato la parola – odio - e tu non usi le parole a caso”, le dice quasi in tono di rimprovero. Barbara tenta di giustificarsi: “Considera l'uso teatrale delle parole”, poi ribadisce il concetto già espresso all'inizio della chiacchierata, “ho passato una notte tremenda ma ho capito che l'ego ti fa perdere la giusta percezione delle cose. Ho capito che bisogna essere amici di sé stessi e non nemici degli altri”, rivela con il cuore in mano.
Adriana, probabilmente colpita dal repentino cambio di direzione della scrittrice si lascia andare e, in un attimo, tutti i dissapori svaniscono: “Posso chiederti un abbraccio?”, le domanda. Barbara allarga le braccia e accoglie Adriana teneramente. Finalmente la pace è fatta.