Clizia Incorvaia: “Forse dovevo precludermi tutto questo”
Clizia teme di aver messo al primo posto i sentimenti a discapito dei suoi affetti più cari
Dopo l'incontro con Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro, i genitori di Paolo, Clizia riflette su quello che sta succedendo e teme di deludere la sua famiglia. Pago è pronta a consolarla.
Clizia: “Io capisco la preoccupazione di una madre”, esordisce riferendosi alle parole lette nell'intervista rilasciata da Eleonora: “ma da quel momento ho pensato alla mia vita e ai miei genitori. So cosa pensano, io c'ho una figlia, sono più grande, c'ho una separazione, sono sicura che mia madre stia pensando che io sia una ragazzina, che mi starà giudicando”. Pago interviene: “Ma non puoi trovarti una persona e stare bene? Non puoi intaccare la tua felicità per far star bene gli altri”.
Clizia scoppia a piangere, la pressione le ha tolto le difese. Adriana e Licia le corrono in soccorso pronte a consolarla. Adriana: “Ma che male c'è, è la cosa più pulita che abbiamo visto, come si fa criticare una cosa del genere” Clizia: “Ma lei non critica la forma, critica il fatto che non andava vissuto”. “E quando andava vissuto?”, domanda Adriana. “Mai”, risponde Clizia, secca. Adriana sembra confusa: “Ma io credo che si debba fare un passo alla volta, giorno dopo giorno, senza forzare niente”.
Clizia si esamina a fondo: “Forse dovrei essere più forte dal punto di vista razionale e decidere di non vivere delle cose per proteggerle altre. Non siamo delle bestie che dobbiamo assecondare i nostri sentimenti, forse dovevo solo pensare alle priorità e precludermi tutto questo, ma sarebbe come vivere a metà, e io non so vivere a metà”.
Tutto quello che gira attorno all'amore si sa, è altalenante e può creare paure e sensi di colpa. Speriamo però che questo bel sentimento prevalga su tutto.
Clizia: “Io capisco la preoccupazione di una madre”, esordisce riferendosi alle parole lette nell'intervista rilasciata da Eleonora: “ma da quel momento ho pensato alla mia vita e ai miei genitori. So cosa pensano, io c'ho una figlia, sono più grande, c'ho una separazione, sono sicura che mia madre stia pensando che io sia una ragazzina, che mi starà giudicando”. Pago interviene: “Ma non puoi trovarti una persona e stare bene? Non puoi intaccare la tua felicità per far star bene gli altri”.
Clizia scoppia a piangere, la pressione le ha tolto le difese. Adriana e Licia le corrono in soccorso pronte a consolarla. Adriana: “Ma che male c'è, è la cosa più pulita che abbiamo visto, come si fa criticare una cosa del genere” Clizia: “Ma lei non critica la forma, critica il fatto che non andava vissuto”. “E quando andava vissuto?”, domanda Adriana. “Mai”, risponde Clizia, secca. Adriana sembra confusa: “Ma io credo che si debba fare un passo alla volta, giorno dopo giorno, senza forzare niente”.
Clizia si esamina a fondo: “Forse dovrei essere più forte dal punto di vista razionale e decidere di non vivere delle cose per proteggerle altre. Non siamo delle bestie che dobbiamo assecondare i nostri sentimenti, forse dovevo solo pensare alle priorità e precludermi tutto questo, ma sarebbe come vivere a metà, e io non so vivere a metà”.
Tutto quello che gira attorno all'amore si sa, è altalenante e può creare paure e sensi di colpa. Speriamo però che questo bel sentimento prevalga su tutto.