Pesanti critiche degli Inquilini a Beatrice Luzzi
Parte degli Inquilini crede che Beatrice abbia degli atteggiamenti esagerati e inspiegabili e ne critica la lunaticità
Dopo aver discusso con Monia e Beatrice, Massimiliano si sfoga con Mirko, Paolo e Marco. Non ne può più dei comportamenti della donna e ne parla anche con i suoi amici. I ragazzi cercano di analizzare insieme la situazione.
Per il reatino, la mancanza di tatto della donna deriva da una mancanza di affetto. Sicuramente ha sbagliato, ma vuole trovare il buono in lei.
Per Paolo, invece, Beatrice vuole che tutti abbiano il suo stesso stato d'animo, per questo ascolta le loro debolezze e le usa al momento opportuno contro chi ha puntato.
Alla conversazione si aggiunge Grecia, che riconosce l'impetuosità dell'amica. Le vuole molto bene, ma ogni volta che sbaglia deve riprenderla, perché è questo che bisogna fare quando si ha stima di una persona.
"Tutto quello che lei dice agli altri è il riflesso di sé stessa" commenta Massimiliano aspro.
Grecia prova a difenderla e spiega che per lei Beatrice dovrebbe cambiare il suo modo di esprimersi, ma per l'attore alla donna non interessa proprio migliorarsi. "Lei è cattiva" sentenzia senza pietà.
Grecia continua a essere comprensiva. Secondo lei, a Bea manca qualcosa che ritrova invece in altre persone.
L'attore non giustifica questa cattiveria, poiché dal suo punto di vista la donna cerca sempre di denigrare il prossimo e di farlo passare per quello che non è.
Tutti concordano nel dire che Beatrice sia di certo intelligente, ma non riesce mai a essere davvero coerente.
"Lei è una persona diffidente" interviene Mirko, il quale è convinto che se all'inizio una persona sbaglia, lei se lo legherà al dito.
"Si chiama rancore, risentimento" commenta Massimiliano con astio. A sua detta, Beatrice lo tira sempre in mezzo e si intromette quando si intrattiene con le persone così da poterle portare dalla sua parte e parlare male di lui.
Insomma, i ragazzi sono tutti concordi: Beatrice dovrebbe moderare alcuni comportamenti.