Edoardo Tavassi: "Micol non ci tiene per niente a me"

Il gruppo prova a convincere Tavassi a chiarire con Micol Incorvaia ma lui non sembra averne intenzione

Il duemila ventitré nella Casa è iniziato davvero col botto. Poco dopo la mezzanotte, infatti, Micol Incorvaia e Edoardo Tavassi hanno discusso animatamente arrivando anche a mettere in discussione il loro rapporto.

Edoardo, deluso dal comportamento di Micol, sembra deciso a chiudere definitivamente la sua conoscenza con la VIP e molti dei loro coinquilini lo raggiungono nel van per provare a farlo ragionare e riportare il sereno tra i due.

“Una che fa così non ci tiene” comincia Tavassi, confidandosi inizialmente solo con Giaele che viene presto raggiunta anche da Edoardo Donnamaria, Oriana Marzoli e Nicole Murgia. Tavassi è convinto che Micol, offesa per una battuta di poco conto, si stia comportando così senza preoccuparsi di metterlo in cattiva luce e farlo passare per una persona che non è.

“Lei si è arrabbiata perché l'hai fatta sentire insicura” spiega Oriana, di ritorno da una conversazione con Micol stessa. Ciononostante, Edoardo non sembra disposto a tornare sui suoi passi e a chiarire con lei: “Io non torno indietro”.

Il rapporto tra Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia è davvero arrivato al capolinea o il VIP seguirà i suggerimenti dei suoi coinquilini e proverà a chiarire con Micol? 

“Perché chiudere un rapporto così bello per questa cosa?” chiede Giaele, convinta che le cause della loro discussione siano futili. “Non me ne frega niente di rovinare il rapporto con una persona così” ribatte Edoardo, che non è disposto a stare con una persona poco ironica e che non apprezza le sue battute.

“Non rovinare il miglior rapporto che c'è nella Casa” interviene Oriana, convinta che i sentimenti che li legano siano puri e sinceri: “Voi due siete perfetti, io vi invidio”.

Tra tutti, Nicole Murgia sembra comprendere le ragioni di Edoardo ma nonostante questo anche lei gli consiglia di dare il giusto peso alle cose e a non lasciare che le emozioni e l'istinto prendano il sopravvento, portandolo a prendere delle decisioni di cui potrebbe presto pentirsi.