Enzo Paolo Turchi e la tradizione degli affetti

Il ballerino racconta i riti della buona notte con sua figlia e con sua moglie

La prima giornata in Casa sta per volgere al termine, i concorrenti sono stanchi, i ritmi iniziano a cambiare ed è ora di andare a letto. C'è chi già dorme, chi si attarda ancora un po' in Giardino e chi pensa alla propria di casa, dove sono gli affetti, dove sono le persone con le quali dormono e alle quali sono soliti dare la buonanotte.

Le prossime notti, però, saranno i coinquilini le persone da salutare, da lasciare a Morfeo, prima di del risveglio e di un nuovo giorno da vivere insieme. In Camera da letto, le Non è la Rai, Eleonora, Ilaria e Pamela sono fra le coperte e da grandi amiche quali sono si confortano e salutano. Le raggiungono Luca, Enzo e Clarissa. Tutti loro sono genitori, tutti loro hanno dei figli a casa e tutti loro, innegabilmente, ritornano con la mente al momento della buonanotte, al bacio da dare per accompagnare i figli nei loro sogni. 

Queste ritualità, racconta Enzo, sono molto importanti, sono questi gesti a rendere sacra la famiglia, non gli schemi. Per lui tradizione non vuol dire ruoli, ma compagnia. Stare insieme a tavola, condividere i pranzi, fare qualcosa insieme, viaggiare, esserci nel momento del bisogno e, soprattutto, dimostrarsi affetto. Darsi la buonanotte fa parte di tutto ciò: "Se questo vuol dire essere tradizionalista e non moderno, allora lo sono. Questi momenti per me sono tutto".

I concorrenti all'ascolto non possono che condividere questo pensiero e insieme raccontano l'un l'altro le mancanze che sentiranno. Riusciranno a bastare i ricordi?