Giampiero Mughini si racconta ai suoi coinquilini

Dall'incontro coi grandi della letteratura, fino al rapporto col padre e gli esordi nel giornalismo

Giampiero è una risorsa essenziale per tutti e a dimostrarlo sono proprio i suoi coinquilini che, spesso, soprattutto di domenica, gli chiedono di raccontare un estratto della sua vita, della sua cultura o qualche curiosità sul mondo vasto dell'arte e della letteratura. Il clima in Casa sembra essere pervaso dalla tensione, domani sera un concorrente dovrà abbandonare il gioco e gli inquilini cercano di svagare la mente. Chi con qualche gioco, chi con qualche risata e chi, invece, chiede al giornalista di essere intervistato.

Il concorrente, dapprima, racconta del destino incerto di alcuni libri, passando da Tomasi di Lampedusa a Landollfi, passando per Montale, Vittorini e arrivando a Céline, autore francese che il giornalista ha amato leggere durante gli anni della formazione universitaria.

Proprio quest'ultimo autore diventa uno spunto, per i concorrenti all'ascolto, di scoprire qualcosa in più su Giampiero. Vittorio, così combattuto tra la voglia di esprimere il suo lato artistico e il dovere di proseguire i suoi studi scientifici, chiede al compagno d'avventura: "Tuo padre voleva che studiassi qualcosa di specifico?"

Qui Giampiero porta un sorriso sulle labbra dei coinquilini e racconta che, come spesso è accaduto ai letterati, anche suo padre voleva che studiasse giurisprudenza. Sebbene collezionasse ottimi voti, la sua vocazione non era il diritto, bensì la scrittura. Così il giovane Mughini si guadagnava da vivere scrivendo articoli per un giornale e articolo dopo articolo è riuscito a diventare l'uomo che è oggi. Il concorrente racconta di aver deluso suo padre, lasciando gli studi giuridici per studiare letteratura, ma col tempo, suo padre ha compreso le sue scelte e in un certo qual modo è riuscito a guadagnare la stima del genitore.

Con questa storia, Giampiero invita i suoi coinquilini a seguire le loro aspirazioni e i loro sogni e a non fermarsi davanti agli ostacoli, poiché questi non sono altro che possibilità per confermare le proprie scelte. I concorrenti sono estasiati dai racconti del giornalista, che al termine del racconto afferma: "Ora sono stanco, torno a leggere il mio libro. Grazie a tutti per la vostra amicizia". I ringraziamenti sono ricambiati dai coinquilini, felici di poter avere Giampiero come compagno di questo gioco.