Giuseppe Garibaldi e Marco Fortunati: l'amore per i nonni

I due concorrenti raccontano alcuni episodi della loro infanzia e il loro legame coi nonni

In Giardino, mentre in Cucina si prepara il pranzo, Giuseppe e Marco raccontano ai coinquilini le loro infanzie. Garibaldi ricorda i giorni vissuti coi nonni, tra ulivi e tradizioni, tra olio e conserve. Avendo perso i nonni materni, il concorrente si era ripromesso di vivere pienamente quelli paterni.

Soprattutto il legame e gli insegnamenti del nonno: "Me lo son goduto tutti i giorni. Mi raccontava i sacrifici che ha vissuto". Ricorda quando gli insegnava piccoli lavori di casa, di idraulica, di muratura. Gli insegnamenti sulla spremitura dell'olio, i racconti di infanzia, dei momenti difficili: "Un nonno di mille valori".

"Anche io ero e sono legato ai nonni" afferma Marco e sottolinea quanto questo tipo di rapporto sia unico e speciale: "Ti fanno sia da genitori che da nonni". Il tassista ricorda quando era adolescente e le settimane trascorse ad allenarsi. A quei tempi non immaginava quanto potesse avvertire la mancanza, ma oggi, che il nonno non c'è più, il concorrente afferma: "Se tornassi indietro, accorcerei quella settimana".

Garibaldi cerca di stemperare il clima triste e racconta quando ancora oggi accompagna la nonna in gite in montagna, un viaggio tra i luoghi più importanti della sua vita: "Non c'era cosa più bella, quando io la portavo e lei riviveva quei momenti".

In questo clima, i concorrenti sembrano commossi, ma anche grati. Grati di aver vissuto momenti e rapporti così intensi.