Gli obiettivi di Marco Fortunati
Marco spiega a Vittorio come sta vivendo l'esperienza nella Casa e cosa spera di ottenere da questa avventura
Vittorio e Marco hanno un solo obiettivo da quando sono entrati nella Casa: raccontarsi per quello che sono, senza pregiudizi o sovrastrutture.
In particolare, il modello vorrebbe lanciare un messaggio positivo sul rapporto tra aspetto fisico e personalità. L'essere belli non è sempre sinonimo di poca intelligenza.
Allo stesso tempo, dimostrare sicurezza non significa essere poco empatici.
A causa del lavoro che svolge, Vittorio è stato vittima di pregiudizi simili e adesso che ne ha la possibilità vorrebbe scardinare tale sentire comune.
Marco, invece, sta vivendo l'esperienza diversamente. Le domande che si pone sono altre: "Cosa pretendo da me? Cosa pretendo dagli altri?"
Il contesto in cui si trovano lo sta aiutando a comprendere quali personalità gli sono più affini e di che persone vuole accerchiarsi.
"Stai cerando la tua identità" riassume in una frase Vittorio.
Il tassista concorda con lui. Vuole conoscere meglio sé stesso.
La convivenza non lo spaventa, sebbene alle volte vivere con così tanti caratteri diversi possa rappresentare una sfida. Sa, però, di essere molto socievole e tollerante, per cui non pensa che avrà degli scontri o delle discussioni con qualcuno.
Non lo infastidiscono le scorrettezze della vita quotidiane, piuttosto non accetta determinati tratti caratteriali.
Marco continua dicendo di non avere l'ambizione di vincere. La sua missione è mostrarsi per quello che è. Spera di avere l'occasione di lavorare su sé stesso e si augura di venire capito anche dal pubblico.
Il suo sogno è quello di pagare una vacanza ai suoi genitori, per il resto, come andrà andrà!