Guenda Goria e il suo senso di inadeguatezza

L'inquilina è alla ricerca del suo posto nel mondo

In camera da letto Guenda è preda di un momento di sconforto dettato da un forte senso di inadeguatezza che la pervade. L'inquilina si sente come se non capisse quale sia il suo posto nel mondo e teme di non essere identificata in maniera chiara e ben definita; come se le mille sfaccettature del suo carattere, anziché essere un punto di forza, la privassero di un'identità ben precisa.

“Ci lavoro da tanto tempo, ho cercato di fare della diversità una forza, ma tutti vorrebbero essere uguali agli altri. Mi sento rigida e strana”, ammette a Stefania che è lì proprio per consolarla. “Ho sempre la sensazione di essere troppo bella per essere interessante, troppo brutta per le belle, troppo intelligente per essere pop, mi sento sempre una specie di ibrido, come se non fosse mai abbastanza, un ibrido che non mette a fuoco niente”.

Stefania è sbalordita da quelle esternazioni: “Ma tu sei multitasking, perché una persona deve essere una cosa sola?”, domanda basita. “Io vorrei trovare una mia casella, vorrei essere definita per una cosa sola”, ammette Guenda tra le lacrime.

L'inquilina sembra davvero inconsolabile. “Tu devi essere felice per come sei. Questa cosa mi stupisce. Non è la tua natura essere uguale agli altri, ti vuoi mettere i paraocchi, perchè vuoi trovare per forza una collocazione”, Stefania tenta di scuoterla.

“E qual è la mia natura”, le domanda Guenda. “Quello che sei”, le risponde la showgirl in maniera affettuosa stringendola in un lungo abbraccio.

Guenda poco alla volta ritrova il sorriso e quel brutto momento sembra lasciare spazio a pensieri più felici.