Il dolore e le lacrime di Antonino Spinalbese
Il concorrente racconta gli anni difficili per il divorzio dei genitori e la morte del padre
Il dolore del divorzio dei genitori ha segnato l'infanzia di Antonino il quale condivide con Luca, Daniele e George il racconto di quegli anni sofferti.
Aveva 8 anni quando la relazione fra i genitori è finita, a quell'età non riusciva a comprendere le dinamiche che avvenivano nella sua famiglia, e questo scatenò un forte dolore.
Il VIP racconta la protezione della madre, il forte amore che cercava di donare ai figli per sopperire alle sofferenze.
Antonino, quando era piccolo, nutriva un forte imbarazzo nel raccontare la propria situazione familiare. Non riusciva a giustificare la sua assenza a scuola o con gli amici, preferiva non raccontare nulla. Queste dinamiche hanno fatto sì che il VIP maturasse un forte senso di responsabilità per aiutare in casa.
Assistere alla sofferenza della madre lo distruggeva, così iniziò a emulare il comportamento di suo padre che cercava di far finta di nulla, di supportare i figli con un sorriso.
Dopo svariati anni, la sua famiglia si trasferisce a La Spezia, lontana da suo padre. La distanza, però, non aveva intaccato il rapporto con la figura paterna.
Poi, una notte, Antonino fu svegliato dalla madre che gli comunicò la morte del padre. Quel dolore ha segnato la sua vita, trasformandolo in un giovane adulto, un pilastro per sua madre e per le sue sorelle.
Oggi, Antonino è un uomo che racchiude in sé le nature dei suoi genitori. Da un lato, la perseveranza e il senso di sacrificio della madre, la forza di una donna che ha dovuto crescere da sola i suoi figli e di cui dice: “Mia madre è il mio idolo”. Dall'altro, lo spirito solido e calmo del padre, la tempra di un uomo che ha cercato di lenire le sofferenze dei figli, “Era il mio migliore amico”.
Aveva 8 anni quando la relazione fra i genitori è finita, a quell'età non riusciva a comprendere le dinamiche che avvenivano nella sua famiglia, e questo scatenò un forte dolore.
Il VIP racconta la protezione della madre, il forte amore che cercava di donare ai figli per sopperire alle sofferenze.
Antonino, quando era piccolo, nutriva un forte imbarazzo nel raccontare la propria situazione familiare. Non riusciva a giustificare la sua assenza a scuola o con gli amici, preferiva non raccontare nulla. Queste dinamiche hanno fatto sì che il VIP maturasse un forte senso di responsabilità per aiutare in casa.
Assistere alla sofferenza della madre lo distruggeva, così iniziò a emulare il comportamento di suo padre che cercava di far finta di nulla, di supportare i figli con un sorriso.
Dopo svariati anni, la sua famiglia si trasferisce a La Spezia, lontana da suo padre. La distanza, però, non aveva intaccato il rapporto con la figura paterna.
Poi, una notte, Antonino fu svegliato dalla madre che gli comunicò la morte del padre. Quel dolore ha segnato la sua vita, trasformandolo in un giovane adulto, un pilastro per sua madre e per le sue sorelle.
Oggi, Antonino è un uomo che racchiude in sé le nature dei suoi genitori. Da un lato, la perseveranza e il senso di sacrificio della madre, la forza di una donna che ha dovuto crescere da sola i suoi figli e di cui dice: “Mia madre è il mio idolo”. Dall'altro, lo spirito solido e calmo del padre, la tempra di un uomo che ha cercato di lenire le sofferenze dei figli, “Era il mio migliore amico”.