Il sogno inquieto di Kikò

L'hairstylist racconta un incubo avuto durante la notte

Durante il pranzo Kikò si confida con Gianmarco, Enrico, ed Erica dicendo “Ho fatto un sogno dopo tanto tempo” e aggiunge turbato “eravamo tutti qui nella Casa ma tutte le porte erano chiuse con le fascette nere e io gridavo che volevo uscire”.

Gianmarco, vedendo il volto preoccupato del compagno di viaggio, cerca di ironizzare dicendo “Le potevi tagliare con le forbici” ma prontamente Kikò gli risponde “Impossibile le porte ne erano piene” raccontando ogni particolare dell'inquieto sogno.

Anche Erica, sorpresa dall'incubo dell'hairstylist, gli domanda incuriosita “Sai cosa vuole dire questo sogno?” mentre Kikò esclama “Che mi sento legato, perché nel nostro inconscio ci sentiamo chiusi, le porte sono la libertà” e aggiunge rivolgendosi ad Enrico “Tu invece hai sognato?”.

Il giovane veneto allora, visibilmente pensieroso, gli risponde “Adesso sempre più spesso” e subito Kikò dice “Sono i pensieri, io erano anni che non sognavo e fisicamente ne risenti perché la mente si stanca” sottolineando la difficoltà nell'affrontare l'avventura nella Casa giorno dopo giorno.