Javier Martinez e il dolce ricordo di sua mamma

Il pallavolista racconta a Shaila i ricordi che lo legano a sua madre

La serata volge al termine, e gli inquilini iniziano a ritirarsi nelle loro camere da letto per riposare. Javier e Shaila, ancora svegli e abbracciati sotto le coperte, si lasciano andare a intime confidenze.

“Non mi ha mai detto di non piangere”, racconta Javier, ricordando un momento in cui suo padre lo incoraggiava a non reprimere le sue emozioni. Tuttavia, Javier ammette di non aver seguito quel consiglio, preferendo mostrarsi come una persona dura e forte.

Interessata riguardo il passato del compagno, Shaila lo invita ad aprirsi di più. “Tu a chi somigli?”, gli chiede dolcemente. Javier, con una punta di malinconia, risponde senza esitazione: “A mia madre”.

La conversazione si fa più profonda e, con delicatezza e tatto, Shaila chiede a Javier di raccontarle del difficile passato legato alla sua mamma.

Javier inizia a parlare della sua perdita: “Era giovane, una donna buona” , dice con voce velata di tristezza e malinconia. Racconta di come abbia affrontato la sua malattia e, nonostante fosse ancora molto giovane, ha cercato di proteggerla e starle vicino. Nell'ultimo periodo, sua madre si trovava in ospedale, e lui, con il suo zaino sulle spalle, prendeva il treno da solo per andare a trovarla.

“Mi dispiace tanto”, sussurra Shaila con dolcezza, stringendolo a sé in un tenero e affettuoso abbraccio.