L'ora della radio

Sport, scherma, e gli alti bassi della vita: l'intervista di Charlie Gnocchi a Luca Salatino e Antonella Fiordelisi

Per movimentare la giornata e soprattutto per permettere a Luca di aprirsi, Charlie imbastisce un finto programma radio.

Lo speaker, in una sauna che diventa uno studio radiofonico improvvisato, inizia ad intervistare il pugile chiedendogli una riflessione generale sulla sua esperienza: “Penso che la vita sia un po' una montagna russa” dice Luca.

È a partire da questa osservazione che i due iniziano a dibattere sul senso profondo della vita, con i suoi alti e bassi e le sue criticità: “Le cose più profonde fanno fatica ad essere controllate” continua Luca, raccontando delle difficoltà che sta vivendo all'interno della Casa, “Credo che la vita sia anche questo, prendere il bello da ciò che la mattina ti mette ansia”.

Che radio sarebbe senza un intermezzo musicale? Per sopperire alla mancanza di musica, Luca oltre che ospite si improvvisa anche cantante e delizia il suo pubblico con una canzone neomelodica.

L'intervista prosegue tra commenti alle coinquiline che prendono il sole e si fanno la doccia fino ad arrivare all'amore: “Ci sono momenti in cui ti allontani dalla persona che tu ami e diventa più difficile la lontananza, è direttamente proporzionale all'amore che tu provi”.

Dopo un nuovo intermezzo musicale, un ospite inaspettato si unisce al gruppo. Antonella Fiordelisi è la seconda ad essere intervistata sul tema di questa puntata, “La vita è una montagna russa”.

Lo sport diventa l'argomento principale della seconda parte del programma: sia Luca che Antonella hanno alle spalle una carriera sportiva da raccontare.

“Fisicamente ero super allenata ma di testa non mi concentravo mai” spiega l'ex campionessa di scherma parlando della fine della sua carriera sportiva. “Penso che la maggior parte degli errori che ho fatto in pedana siano dovuti al non essere mai stata abbastanza concentrata per vincere tutte le gare” continua.

Mentre si continua a parlare di vita, filosofia, sport e relazioni umane Luca si lascia andare ad una confessione toccante: “Questo percorso mi ha fatto capire che probabilmente faccio pugilato per sentirmi vicino a mio padre”.

“Quando ti manca un ti voglio bene, lo sport te lo fa sentire vicino” continua, parlando del tifo che riceve da parte di suo padre durante i suoi incontri di boxe che – in qualche modo – sopperisce alle dimostrazioni d'affetto di cui ha sentito la mancanza in passato. 

È con questa osservazione che la puntata di Radio Bartolo volge al termine, tra nuove consapevolezze e riflessioni profonde.