La delusione di Clayton Norcross

L'attore esprime il suo rammarico per le Nomination di coloro che riteneva amici

Mentre è da solo in giardino a sorseggiare una camomilla, Clayton sembra perso nei suoi pensieri. Dopo un po', Helena lo raggiunge e, notando il suo silenzio, gli chiede quali emozioni stia provando.

"Ti ho visto un po' arrabbiato”, osserva la brasiliana, cercando di capire il suo stato d'animo.

“Mi sento ferito”, ammette l'attore con sincerità. “Sono stato nominato quattro volte questa sera”, aggiunge con un velo di tristezza. Non capisce come mai le motivazioni delle Nomination si basino sul fatto che non aiuterebbe abbastanza in cucina. “Dicono che rubo gli yogurt”, continua, sottolineando come, a suo avviso, dietro a queste accuse possa esserci una differenza di abitudini culturali e stili di vita diversi.

Helena non è d'accordo e gli esprime chiaramente il suo dissenso. Secondo lei, l'attore sbaglia a pensare che ce l'abbiano con lui per diversità culturali. “Sei arrabbiato”, osserva, convinta che le sue parole siano dettate dall'irritazione del momento.

“Prova a capire perché ti nominano, per riuscire a convivere meglio con loro”, gli consiglia. Clayton  però è sicuro di dare molto ai suoi compagni e interpreta il loro comportamento come la volontà di trovare piccoli difetti per girare il coltello nella piaga.

La cosa che lo rattrista di più è che le stesse persone che lo hanno nominato sono quelle che, a suo dire, gli sorridono e si mostrano amichevoli. “Credevo fossero miei amici, ora non so più cosa pensare”, confessa.

“Sono accusato di essere un ladro”, aggiunge, spiegando la difficoltà che prova nel gestire una situazione così ingiusta. “Ho i miei difetti, ma la disonestà non è uno di questi”, conclude fermamente.

Helena, allora, gli suggerisce di accogliere i sentimenti del momento, ammettendo che è normale sentirsi così, ma lo esorta anche a superare la questione e andare avanti.

“Se vogliono incoraggiarmi, questo è decisamente il modo sbagliato”, riflette Clayton. Preferirebbe che lo aiutassero con la lingua, perché in questo modo lo allontanano solamente.