La nostalgia di casa di Donatella Mercoledisanto

Donatella vive un momento di sconforto pensando al marito e ai figli

Donatella attraversa un momento di profonda malinconia e si confida con Anita, che le resta accanto con dolcezza e comprensione. Il pensiero della famiglia la travolge: sente la mancanza del marito e dei figli, e la consapevolezza di averli lasciati soli a casa la rattrista. Le sue parole sono cariche di nostalgia: teme che senza di lei suo marito Andrea si senta spento in sua assenza.

Il tono di Anita si fa rassicurante: cerca di ricordarle che la sua famiglia, in realtà, è orgogliosa di lei, che la guarda da casa con affetto e sostegno. Donatella, però, appare dubbiosa: confessa di essere rimasta turbata dal tono della lettera ricevuta dal marito, troppo povera di dettagli. Lascia trasparire la sua paura di non sapere davvero cosa stia accadendo fuori.

Anita, con calma, le ricorda che se ci fossero problemi, la sua famiglia glielo avrebbe detto apertamente. La esorta invece a concentrarsi su sé stessa, dopo una vita interamente dedicata agli altri. Ha dato trent'anni alla sua famiglia, ora è giusto dedicare qualche mese a sé.

Donatella ascolta, ma non riesce a liberarsi dal peso che sente dentro. “Andrea mi vuole a casa”, ammette con voce spezzata. “Mi sento svuotata” aggiunge. Anita la incoraggia a non abbandonarsi alla tristezza: le ricorda che anche i momenti di fragilità fanno parte del percorso e che presto ritroverà la sua forza.

La comprensione di Anita incontra la malinconia di Donatella: due sensibilità diverse ma unite da un profondo senso di umanità.