La paura di amare di Paolo Masella e Giselda Torresan

Trovare la persona giusta non è facile: lo sanno bene Paolo e Giselda, ancora restii a innamorarsi

Ripensando teneramente al papà, che l'ha sempre sostenuta e incoraggiata, Giselda ne approfitta anche per ricordare  un altro uomo ha avuto un'importanza notevole nella sua vita: il suo ex fidanzato.

La storia è durata cinque anni e non è finita bene. Ha sofferto molto a causa sua, tanto che adesso ha paura di innamorarsi.

Beatrice la conforta: deve cambiare il suo approccio, non può essere così negativa. Anche Angelica la sprona a vederla diversamente: “Se inizi a pensare che tutti siano come quella persona ti fai del male”.  Secondo lei, dovrebbe coltivare la speranza di incontrare un uomo migliore.

Beatrice le dà un suggerimento: dovrebbe cercare qualcuno che possa diventare un buon padre.

“La cosa più bella è trovare l'amore” interviene Paolo, il quale la sprona a non arrendersi.“Devi buttarti sempre”. Poi, usa una metafora alpina per farsi capire meglio: “Pure la montagna mette paura, ma cosa fai, non la scali?

Anche Paolo ne approfitta per esprimere i suoi pensieri sulle relazioni. Si è dimostrato un ragazzo molto integro e di sani principi.

Afferma di avere il pieno controllo dei suoi sentimenti e di essere in grado di spegnere il suo cuore come se al suo posto avesse un interruttore.

Se qualcuna lo delude, non ci pensa due volte a chiudere la conoscenza. Gli altri inquilini lo invitano a non essere così intransigente.

“Io voglio una forte come mia madre” afferma fiero Paolo, che spera di trovare una donna caparbia e amorevole.

Le amiche gli spiegano che sarà impossibile trovare una persona come lei. L'amore materno è insostituibile.

Paolo, allora, approfondisce il discorso. Il suo desiderio è quello di fidanzarsi con una ragazza integra, altruista, attenta ai bisogni di chi le sta accanto.

“Le donne hanno milioni di sfaccettature” commenta Rosy, invitandolo a non essere troppo rigido.

Sconfortato, Paolo conclude lapidario:“Sono sicuro di rimanere da solo a vita!”

Che la Casa, invece, non diventi il tempio di un nuovo amore?