La sfilata dell'energia di Giglio

Giglio trasforma la Casa in una passerella d'arte, dipingendo sulle camicie bianche dei suoi modelli le diverse forme dell'energia, dall'accumulo alla dispersione

È una domenica sera diversa dalle altre, nella Casa si respira un'aria vibrante, carica di stile ed energia. Merito di Giglio, il visionario della serata, che trasforma il Salone in una passerella improvvisata, dove i protagonisti non sono solo gli abiti, ma le emozioni stesse.

L'idea è chiara: una sfilata a tema energia, un'espressione visiva di forze invisibili che attraversano ogni istante della vita. Giglio sceglie con cura i suoi modelli: Tommaso, Federico, Lorenzo, Shaila, Zeudi e Chiara. Per loro, niente stoffe elaborate o capi preconfezionati, solo semplici camicie bianche, tele pronte ad accogliere il tocco creativo dello stilista d'eccezione.

A immortalare tutto, dietro l'obiettivo, c'è Javier, amico fidato e cameraman speciale della serata. L'arte prende vita, tratto dopo tratto.

Giglio inizia con Lorenzo, imprimendo sulla sua camicia il concetto di accumulo: colori rossi e gialli si mescolano, evocando il calore dell'energia trattenuta.

Poi tocca a Zeudi: per lei, l'amore si traduce in un cuore viola, pulsante al centro del tessuto.

Dopo l'amore, arriva l'odio: Shaila incarna questa emozione con una predominanza di rosso che danza sulla stoffa, intensa e impetuosa.

Tommaso, invece, è la tranquillità. Giglio lascia che il blu si diffonda su di lui con delicatezza. “Perché dopo l'odio c'è sempre la tranquillità" spiega con convinzione.

Federico porta sulla sua camicia il caos e la confusione: un intreccio di segni e sfumature, un groviglio di energia in continuo movimento. Infine, Chiara chiude la sfilata con energie in dispersione: cariche che si respingono, linee spezzate che sfociano in altro, lasciando dietro di sé un senso di inevitabile trasformazione.

La sfilata si conclude, ma l'energia che ha preso forma resta nell'aria, palpabile e viva.