Le rinunce di Vittorio Menozzi e Anita Olivieri
Vittorio e Anita sono accomunati da un passato simile: entrambi hanno dovuto abbandonare la loro più grande passione
Durante la serata, Vittorio per la prima volta si è mostrato in difficoltà, forse perché tormentato da pensieri e rimorsi.
Nel rievocare la sua carriera da pallavolista, stroncata da un infortunio, si rabbuia e si sfoga con Valentina.
Più tardi, anche Anita si avvicina per consolare il ragazzo, così da potergli portare la propria testimonianza.
Vittorio spiega che la pallavolo rappresentava la sua identità, per cui rinunciarci è stato difficile e doloroso. Credeva che la sua carriera sarebbe stata incentrata sullo sport, poi, però, ha dovuto reinventarsi. Adesso ha quasi paura ad approcciarsi a qualcosa di nuovo, perché teme di perderlo.
Anita spiega che anche per lei l'attività fisica è importante, una valvola di sfogo necessaria per riequilibrare corpo e mente. Se le impedissero di svolgerla, ne soffrirebbe tantissimo.
Ricorda i suoi sogni da bambina e il suo desiderio di diventare una danzatrice professionista. Era molto dotata, avrebbe potuto studiare in un'accademia, ma la pressione psicologica era troppa e ha deciso di lasciare.
Questo, però, ha avuto delle ripercussioni sulla sua quotidianità. Era come se le avessero levato una parte di lei, si domandava spesso: chi sono? La danza era sempre stata la sua vita.
Oggi le piacerebbe ricominciare, ma non ha trovato ancora la forza per farlo.
I ragazzi sono quindi accomunati da una vita di rinunce e imprevisti che li hanno portati a cambiare strada e a ricercare altrove la propria identità. Adesso, però, sono pronti a costruire uno splendente futuro e a trovare una nuova versione di sé.