Marco Maddaloni e i legami costruiti in Casa
Vittorio, Massimiliano, Paolo e certamente Rosy sono i punti di riferimento del judoka all'interno di questo gioco
Il Grande Fratello è una grande esperienza, un gioco straordinario, che però fa pesare la distanza e il distacco dalla realtà esterna. Per sopravvivere al meglio e per vivere pienamente quest'avventura occorre trovare degli amici, degli alleati, dei compagni di viaggio.
Marco è in Casa da quasi due mesi e racconta a Rosy il suo bilancio. La chef ascolta assorbita dalle parole del coinquilino, il quale sottolinea che spesso si è sentito estraneo fra gli altri, entrando mesi dopo dall'inizio di Grande Fratello. "Ho capito che la Casa ha un trascorso di cui non ho fatto parte" spiega il judoka e Rosy evidenzia che nel corso dei diversi mesi sono cambiate tante cose, sono stati fatti diversi rese, sono cambiati tanti rapporti e questi, inevitabilmente, hanno scritto la storia di questa avventura.
Poi, curiosa, la chef chiede all'amico quali siano i suoi punti di riferimento e Marco sceglie Massimiliano per il judo: "Lui mi aiuta a resettare"; poi Paolo per l'allenamento: "Il fatto che lui mi chieda consigli mi fa sentire stimato". Poi c'è Vittorio che gli insegna la matematica, che gioca con lui a scacchi: "Lui rappresenta la conoscenza".
"Tu, poi, per tutto il resto. Sapere dove sei mi conforta" confessa Marco riferendosi a Rosy, che con imbarazzo sceglie lo scherzo e poi confida: "Tu sei diventato un fratello, mi sei stato vicino e mi hai ascoltato".
Insomma, tra loro è nata una vera amicizia ed entrambi si ripromettono di portarla con sé anche all'esterno di questo gioco.