Mario consiglia Zenga: "Non farti cogliere impreparato dalle Nomination"
Mario apprezza l'ingenuità di Zenga, caldeggiando comunque un atteggiamento più smaliziato
Mario Ermito e Andrea Zenga si ritrovano nella piscina per parlare di un argomento che sta molto a cuore all'attore, il quale vuole dare alcuni consigli al più giovane concorrente.
Mario infatti sostiene che dopo 25 giorni bisogna dare delle Nomination vere, non si possono più trovare scuse. Zenga ammette di avere molte volte il paraocchi, perché non vive la sua esperienza come un gioco, non vede mai cattiveria nei propri confronti.
L'attore si compiace dell'atteggiamento dell'amico, ma ha notato che questi ha visto alcune cose e sta notando della malizia negli inquilini: “Si tratta di dinamiche, non stai dicendo qualcosa di male contro le persone.”
Mario insiste sulla necessità di avere una visione più ampia, di capire chi si interessa realmente e non solo per facciata o per convenienza. Il personal trainer dovrebbe ragionare in base al suo percorso. come se dovesse uscire in una settimana: “Chi mi ha lasciato cosa”, ecco si deve chiedere.
Zenga replica di essere molto empatico e di riuscire a capire da un abbraccio o un saluto le intenzioni di una persona.
Non troppo soddisfatto dalle risposte del ragazzo, Mario pone una questione molto delicata: “Sono poche le persone che vanno oltre la situazione con tuo padre. Non aspettiamoci che gli altri ragionino come noi.”
Zenga deve ammettere di essere stato ingannato varie volte in passato, per quanto in questi caso si tratti solo di Nomination. Il ragazzo si sente però sicuro di sé e delle proprie intuizioni: “Alla fine ci ho preso, ho nominato chi mi ha nominato, quindi abbiamo avuto le stesse sensazioni”.
La visione di Mario sembra essere molto disincantata:nella Casa tutto è questione di mera sopravvivenza, “devi cercare di non farti trovare mai impreparato.”
Mario infatti sostiene che dopo 25 giorni bisogna dare delle Nomination vere, non si possono più trovare scuse. Zenga ammette di avere molte volte il paraocchi, perché non vive la sua esperienza come un gioco, non vede mai cattiveria nei propri confronti.
L'attore si compiace dell'atteggiamento dell'amico, ma ha notato che questi ha visto alcune cose e sta notando della malizia negli inquilini: “Si tratta di dinamiche, non stai dicendo qualcosa di male contro le persone.”
Mario insiste sulla necessità di avere una visione più ampia, di capire chi si interessa realmente e non solo per facciata o per convenienza. Il personal trainer dovrebbe ragionare in base al suo percorso. come se dovesse uscire in una settimana: “Chi mi ha lasciato cosa”, ecco si deve chiedere.
Zenga replica di essere molto empatico e di riuscire a capire da un abbraccio o un saluto le intenzioni di una persona.
Non troppo soddisfatto dalle risposte del ragazzo, Mario pone una questione molto delicata: “Sono poche le persone che vanno oltre la situazione con tuo padre. Non aspettiamoci che gli altri ragionino come noi.”
Zenga deve ammettere di essere stato ingannato varie volte in passato, per quanto in questi caso si tratti solo di Nomination. Il ragazzo si sente però sicuro di sé e delle proprie intuizioni: “Alla fine ci ho preso, ho nominato chi mi ha nominato, quindi abbiamo avuto le stesse sensazioni”.
La visione di Mario sembra essere molto disincantata:nella Casa tutto è questione di mera sopravvivenza, “devi cercare di non farti trovare mai impreparato.”