Nikita Pelizon: dal racconto del suo passato all'incontro con i fratelli
Dopo aver raccontato la triste storia del suo passato, Nikita riceve una sorpresa da sua sorella Jessica e suo fratello Raffaele
Non solo scontri ma anche momenti emozionanti per Nikita Pelizon. La modella, già qualche puntata fa, aveva fatto riferimento ad un passato difficile e questa sera per lei è il momento di raccontarsi.
“Ero considerata da mio padre la figlia perfetta, fino ai miei sedici anni” comincia Nikita, raccontando di aver deciso di ribellarsi all'educazione rigida e religiosa della sua famiglia: “Non ho concesso alla paura del giudizio dei miei genitori di prevalere su quello che volevo io” dice, raccontando di essere scappata dopo aver rifiutato di sposarsi con il ragazzo con cui era fidanzata. “Sono stata un fantasma in casa per due anni” continua, raccontando che da quel momento in poi ha dovuto imparare a cavarsela da sola.
Nella sua famiglia Nikita non è stata l'unica a ribellarsi. Prima di lei, anche i suoi due fratelli maggiori hanno deciso di abbandonare la famiglia per vivere una vita libera dalle restrizioni della religione di famiglia. Dopo un'infanzia fatta di studi biblici, compleanni mancati e restrizioni costanti Nikita ha iniziato a sentire che c'era qualcosa di sbagliato nell'educazione che le è stata data fino ai sedici anni, quando ha deciso di non sposarsi come richiedeva la sua religione e prendere le distanze dalla sua famiglia così come avevano già fatto i suoi fratelli: “Per me è stato traumatico quando se n'è andato mio fratello, con lui ho vissuto tanti momenti felici”.
Il suo tentativo di scappare non è andato a buon fine e per due anni Nikita ha dovuto mantenersi da sola, pur vivendo con la sua famiglia: “Adesso ti mantieni da sola” le hanno detto i suoi genitori. A diciott'anni, visti i suoi numerosi tentativi di diventare una modella, Nikita è stata cacciata di Casa senza sapere dove andare: “Ho guardato il cielo e ho detto, sai che c'è? Sei libera”.
Visti i suoi trascorsi, Nikita ha ammesso di aver pensato proprio in quegli anni di porre fine alle sue difficoltà togliendosi la vita: “Non ho scelto io di essere in vita, potrò almeno scegliere quando andarmene” questo era il suo pensiero ricorrente. “Sono stracontenta che non sia successo, ma non è stata l'unica volta che ci ho pensato” aggiunge, confessando che spesso il dolore di quegli anni si è ripresentato.
“Ero considerata da mio padre la figlia perfetta, fino ai miei sedici anni” comincia Nikita, raccontando di aver deciso di ribellarsi all'educazione rigida e religiosa della sua famiglia: “Non ho concesso alla paura del giudizio dei miei genitori di prevalere su quello che volevo io” dice, raccontando di essere scappata dopo aver rifiutato di sposarsi con il ragazzo con cui era fidanzata. “Sono stata un fantasma in casa per due anni” continua, raccontando che da quel momento in poi ha dovuto imparare a cavarsela da sola.
Nella sua famiglia Nikita non è stata l'unica a ribellarsi. Prima di lei, anche i suoi due fratelli maggiori hanno deciso di abbandonare la famiglia per vivere una vita libera dalle restrizioni della religione di famiglia. Dopo un'infanzia fatta di studi biblici, compleanni mancati e restrizioni costanti Nikita ha iniziato a sentire che c'era qualcosa di sbagliato nell'educazione che le è stata data fino ai sedici anni, quando ha deciso di non sposarsi come richiedeva la sua religione e prendere le distanze dalla sua famiglia così come avevano già fatto i suoi fratelli: “Per me è stato traumatico quando se n'è andato mio fratello, con lui ho vissuto tanti momenti felici”.
Il suo tentativo di scappare non è andato a buon fine e per due anni Nikita ha dovuto mantenersi da sola, pur vivendo con la sua famiglia: “Adesso ti mantieni da sola” le hanno detto i suoi genitori. A diciott'anni, visti i suoi numerosi tentativi di diventare una modella, Nikita è stata cacciata di Casa senza sapere dove andare: “Ho guardato il cielo e ho detto, sai che c'è? Sei libera”.
Visti i suoi trascorsi, Nikita ha ammesso di aver pensato proprio in quegli anni di porre fine alle sue difficoltà togliendosi la vita: “Non ho scelto io di essere in vita, potrò almeno scegliere quando andarmene” questo era il suo pensiero ricorrente. “Sono stracontenta che non sia successo, ma non è stata l'unica volta che ci ho pensato” aggiunge, confessando che spesso il dolore di quegli anni si è ripresentato.
Nikita non lo sa, ma sua sorella e suo fratello, che condividono con lei un'infanzia tutt'altro che semplice, stanno per farle una sorpresa in aspettata.
La modella, emozionata, corre in giardino dove proprio sua sorella Jessica entra per prima seguita immediatamente da suo fratello Raffaele: “Abbiamo deciso che nessuno viene lasciato solo o abbandonato” dice Jessica.
Nikita non riesce a trattenere le lacrime: l'incontro con i suoi fratelli è un'opportunità per chiarire le questioni passate rimaste in sospeso. “Scusa se non ho pensato anche a te ma solo a me in quel momento” dice Jessica, scusandosi per essere andata via per prima lasciandola sola. “Sei incredibile” aggiunge Raffaele.
Anche se Nikita non se lo aspetta, i suoi fratelli hanno una buona notizia da darle: anche i suoi genitori, nonostante tutto, la stanno seguendo e stanno facendo il tifo per lei. “Mamma e papà, vi amo un sacco. Abbiamo già parlato del perché ci avete cresciuto così, ci avete chiesto scusa. Vi amo, a prescindere” conclude Nikita, rivolgendosi ai suoi genitori. Tutto è bene quel che finisce bene.
La modella, emozionata, corre in giardino dove proprio sua sorella Jessica entra per prima seguita immediatamente da suo fratello Raffaele: “Abbiamo deciso che nessuno viene lasciato solo o abbandonato” dice Jessica.
Nikita non riesce a trattenere le lacrime: l'incontro con i suoi fratelli è un'opportunità per chiarire le questioni passate rimaste in sospeso. “Scusa se non ho pensato anche a te ma solo a me in quel momento” dice Jessica, scusandosi per essere andata via per prima lasciandola sola. “Sei incredibile” aggiunge Raffaele.
Anche se Nikita non se lo aspetta, i suoi fratelli hanno una buona notizia da darle: anche i suoi genitori, nonostante tutto, la stanno seguendo e stanno facendo il tifo per lei. “Mamma e papà, vi amo un sacco. Abbiamo già parlato del perché ci avete cresciuto così, ci avete chiesto scusa. Vi amo, a prescindere” conclude Nikita, rivolgendosi ai suoi genitori. Tutto è bene quel che finisce bene.