Nikita Pelizon: "Ieri sera, mi sentivo in soggezione"
La VIP confessa a Onestini di non apprezzare molto l'invadenza di alcuni concorrenti
Nikita sveglia Onestini con del caffè e qualche carezza. I due scherzano su favole e piccoli scherzi e iniziano a progettare la giornata per essere produttivi al meglio: "Oggi, ci alleniamo all'interno" affermano insieme.
Fuori c'è pioggia e la mattina è molto intorpidita, ma tra una coccola e qualche carezza, la modella ammette: "Ieri sera, mi sentivo a disagio, mi sentivo osservata".
La VIP fa chiaro riferimento al fatto che alcuni coinquilini cerchino di capire la verità fra loro: "C'erano quattro persone che ci guardavano" continua la modella che afferma: "Non mi è piaciuto".
Anche Onestini non apprezza questo genere di comportamenti, e invita la Nikita a soprassedere, a non prestare attenzione a queste cose.
La ritrosia e la riservatezza della modella collidono con la voglia degli altri di comprendere bene cosa accade fra loro. La VIP fa riferimento anche a quando i due si sono abbracciati prima di andare a dormire, anche lì ci sono stati dei commenti: "Non capisco" conclude la modella, per poi tornare a ridere e scherzare con quello che, per ora, si dice suo amico.
Fuori c'è pioggia e la mattina è molto intorpidita, ma tra una coccola e qualche carezza, la modella ammette: "Ieri sera, mi sentivo a disagio, mi sentivo osservata".
La VIP fa chiaro riferimento al fatto che alcuni coinquilini cerchino di capire la verità fra loro: "C'erano quattro persone che ci guardavano" continua la modella che afferma: "Non mi è piaciuto".
Anche Onestini non apprezza questo genere di comportamenti, e invita la Nikita a soprassedere, a non prestare attenzione a queste cose.
La ritrosia e la riservatezza della modella collidono con la voglia degli altri di comprendere bene cosa accade fra loro. La VIP fa riferimento anche a quando i due si sono abbracciati prima di andare a dormire, anche lì ci sono stati dei commenti: "Non capisco" conclude la modella, per poi tornare a ridere e scherzare con quello che, per ora, si dice suo amico.