

Nuovo confronto tra Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato
Cosa c'è che non va nella loro relazione? Soprattutto: c'è ancora una relazione fra loro?
Tra Shaila e Lorenzo i conflitti continuano a perdurare, sembra che fra i due siano sorte nuove consapevolezze, tanto forti come la distanza che è nata in questi giorni. Gelosie, mancati compromessi, nature diverse, visioni differenti dell'amore e della coppia, tutti elementi che iniziano a pesare su una coppia nascente. Costruire un rapporto è difficile, costruire una relazione lo è ancora di più. Il futuro sembra essere sempre più incerto.
La ragazza è da sola in Sauna, cerca di rilassarsi, quando lui fa il suo ingresso. Il silenzio è più pesante del calore e del vapore, e come un tuffo in Piscina che risveglia dal torpore, così i loro sentimenti portano a squarciare il mutismo. La ballerina ammette di essere stanca di essere triste, di non riuscire a continuare in questo modo. Lui la abbraccia e per lunghi istanti e restano solo le braccia ad ancorarli.
"Siamo entrambi consapevoli di quello che vogliamo" inizia Lorenzo, che introduce il loro confronto. Lui non sa come andare avanti, non sa nemmeno se vuole ancora, sa soltanto che lei manca, anche se sono nella stessa Casa, senza distanze tangibili, se non quelle del cuore."Ti chiedo scusa, perché siamo entrambi a non accettarci per quelli che siamo" afferma Shaila, fra le braccia di lui. Entrambi hanno commesso degli errori, entrambi hanno sbagliato, entrambi, alle volte, sono sordi alle esigenze dell'altro e ciechi davanti alle insicurezze che si mostrano.
Lei continua a pensare al passato, suo e quello del ragazzo, a tutti i problemi vissuti nelle precedenti relazioni che tornano a presentarsi con nuove forme nel presente. "Come mai sei stato tu ad accendere in me certe cose e perché sei ancora tu a farlo?" chiede la ragazza, domande che la accompagnano prima di dormire e ancora, ossessivamente, al risveglio.
"Mi piacerebbe attraverso l'amore e la fiducia a essere persone migliori" continua la ragazza, ma sembra che sia quasi un'utopia "Se tu non mi accetti, io non ti accetto, non troveremo mai una quadra". Si è sentita limitare, la danza, il ballo, sono tutto ciò che l'hanno sempre fatta sentire viva, che l'hanno resa libera, ma la gelosia di lui sembra aver frenato i passi che ha sempre composto.
Lorenzo ha delle cose da risolvere, tante quante ne ha lei e in un pianto rotto da singhiozzi, Shaila conclude questa prima parte con queste parole: "Mi sarebbe piaciuto aiutarti, ma non si può, non posso farlo. Sto qua e ti aspetterò, perché non so se tu sei pronto a volere questo".
I problemi maggiori del rapporto fra i due sembrano essere, per l'appunto, insicurezze e gelosie. Lorenzo soprattutto manifesta questo dolore: "Non ti chiedo di cambiare qualcosa, ma visto che tu puoi essere la persona giusta per me, vorrei un po' di tatto in più quando succedono delle cose che possano farmi manifestare gelosia". Il ragazzo non ha apprezzato le ripicche, le piccole questioni nate fra loro, ma Shaila spiega, ancora una volta, che la questione del ballo è stato un enorme fraintendimento. Qui si apre un divario, alle volte, la comunicazione si muove lontano dai loro pensieri e l'una non comprende l'altro.
"Mi piaci così come sei, mi sono innamorato di te per come sei, ti stimo così per come sei, sono fiero per quella che sei" dice Lorenzo commosso, ma poi aggiunge: "Ci sono tante cose di me che ancora non conosci e capirai da dove nascono le mie insicurezze". Lui giura di essere pronto per questa storia, è davvero sincero nel confessare che Shaila potrebbe essere il suo futuro, ma quando la ragazza è tra le braccia di un'altra persona, di un uomo, allora in lui nasce la gelosia. La ballerina spiega che queste insicurezze potrebbero superarle insieme, ma la gelosia va tenuta a bada, lei non penserebbe mai di limitarlo, di essere gelosa per un bacio cinematografico.
La proposta di Shaila è di continuare così, da soli, anche Lorenzo parte dallo stesso presupposto: stare da soli per capire se si vuol tornare indietro, se si vuol tornare a essere in due, nella speranza di costruire un noi. Una speranza che va maturata, ma che deve essere davvero voluta.