Rosalinda Cannavò e Dayane Mello litigano per un gesto di generosità

Il gioco degli abbracci scatena una lite imprevista tra Rosalinda e Dayane

L'allegria dell'aperitivo dei Vip viene guastata da uno screzio dovuto alla generosità di Rosalinda. Mentre i concorrenti mangiano, infatti, il suono della sirena dell'Hug Freeze mette in moto la corso all'abbraccio.

Inizialmente la ragazza si stringe a Dayane, ma poi vedendo che Maria Teresa sarebbe ancora la perdente, al secondo squillo si slega dall'abbraccio per offrirlo alla giornalista.

Dayane rimane sconvolta dal gesto, accusando la sua amica di averla spintonata malamente. “Ma che senso ha?”, esclama la brasiliana, la quale avrebbe preferito vedere la giovane abbracciare Maria Teresa.

L'atmosfera si fa gelida e dopo qualche minuto Rosalinda lascia il tavolo, mentre Dayane obietta che avrebbe bevuto tranquillamente il Peperoncello: “Il gioco è un gioco, bisogna imparare a vincere e perdere”.

La modella non ha intenzione di chiarire con la sua amica, essendo stufa delle situazioni drammatiche di questo tipo. Rosalinda nel frattempo si sdraia sul suo letto per calmarsi, annunciando a Maria Teresa, Stefania e Giulia di essere molto nervosa.

La Ruta afferma che è da qualche giorno che Dayane si comporta in modo strano. La ragazza annuncia di essere sul punto di avere uno sfogo simile a quello di Maria Teresa e chiede di essere lasciata sola.

Solo Giulia osa interrompere la meditazione della Vip, chiedendole dettagli sul suo stato di salute e offrendosi di confortarla.

Ho fatto un gesto carino ma non voglio parlarne e non voglio fare drammi”, annuncia Rosalinda, che non vuole influenzare gli altri concorrenti con il suo umore, non ideale allo svolgimento di una festa.

Giulia concorda e lascia così Rosalinda, ma prima fa un discorso relativo alla soglia di sopportazione reciproca, ormai molto bassa, incitando tutti a essere più tolleranti verso le spigolosità altrui.

La ragazza non vuole affrontare un confronto diretto, come proposto da Giulia, concludendo decisa: “Il problema è mio”.