Rousseau, Marx e le pulizie del bagno
Applicare la teorie del contratto sociale alla quotidianità della Casa? Con Edoardo e Charlie si può!
I Vipponi sono un po' poeti e un po' filosofi e il giardino ispira sempre loro ragionamenti complessi e conversazioni elevate.
Appartati, Charlie e Edoardo si abbandonano a vaneggiamenti filosofici, in particolare il comico fa una disamina dei suoi filosofi preferiti. Riflettere lo aiuta molto, così può mettere al vaglio i propri comportamenti.
Negli ultimi giorni ha capito che deve fare la sua parte tenendo bene a mente che tutti devono avere la possibilità di esprimersi. Razionalmente si rende conto di essere uno in mezzo a tanti. Attraverso un dialogo, potrebbero compattarsi, senza che ognuno pensi solamente a se stesso, e manifestare un'ideologia comune.
Edoardo è d'accordo ma non potranno mai ragionare tutti alla stessa maniera per cui delle rinunce sono necessarie per poter convivere.
Charlie pone un esempio: come dovrebbero dividersi le pulizie del bagno?
Dall'alto delle sue conoscenze giuridiche, Edoardo cita Rousseau, con una spruzzatina di Marx, ed espone la teoria del contratto sociale. Bisognerebbe istituire dei turni, in cui ognuno collabora secondo le proprie capacità. I più giovani dovrebbero sopperire alle mancanze di quelli con meno forze e i più bravi dovrebbero dedicarsi alle attività che riescono loro meglio.
Charlie pone una questione: chi è che governa?
Per Edoardo dovrebbero essere guidati da una mente illuminata che può essere identificata in una persona differente in base agli eventi. Lo speaker mostra qualche remora, neanche gli illuministi sembrano convincerlo.
Le sue elucubrazioni mentali vengono interrotte da Antonella: va bene Hegel, va bene il positivismo, va bene l'esistenzialismo ma dentro la Casa ci sono altre priorità a cui pensare.
Le prove di ballo non possono aspettare! Marx e compagnia bella, invece, sì.
Appartati, Charlie e Edoardo si abbandonano a vaneggiamenti filosofici, in particolare il comico fa una disamina dei suoi filosofi preferiti. Riflettere lo aiuta molto, così può mettere al vaglio i propri comportamenti.
Negli ultimi giorni ha capito che deve fare la sua parte tenendo bene a mente che tutti devono avere la possibilità di esprimersi. Razionalmente si rende conto di essere uno in mezzo a tanti. Attraverso un dialogo, potrebbero compattarsi, senza che ognuno pensi solamente a se stesso, e manifestare un'ideologia comune.
Edoardo è d'accordo ma non potranno mai ragionare tutti alla stessa maniera per cui delle rinunce sono necessarie per poter convivere.
Charlie pone un esempio: come dovrebbero dividersi le pulizie del bagno?
Dall'alto delle sue conoscenze giuridiche, Edoardo cita Rousseau, con una spruzzatina di Marx, ed espone la teoria del contratto sociale. Bisognerebbe istituire dei turni, in cui ognuno collabora secondo le proprie capacità. I più giovani dovrebbero sopperire alle mancanze di quelli con meno forze e i più bravi dovrebbero dedicarsi alle attività che riescono loro meglio.
Charlie pone una questione: chi è che governa?
Per Edoardo dovrebbero essere guidati da una mente illuminata che può essere identificata in una persona differente in base agli eventi. Lo speaker mostra qualche remora, neanche gli illuministi sembrano convincerlo.
Le sue elucubrazioni mentali vengono interrotte da Antonella: va bene Hegel, va bene il positivismo, va bene l'esistenzialismo ma dentro la Casa ci sono altre priorità a cui pensare.
Le prove di ballo non possono aspettare! Marx e compagnia bella, invece, sì.