Sogni e realtà per Vittorio Menozzi e Grecia Colmenares
Vittorio e Grecia sono uniti da un momento di commozione che li porta a riflettere sul mondo dell'onirico
Una poesia recitata in spagnolo fa sciogliere Grecia che apre il suo cuore a Vittorio e si mostra fragile ed emozionata. Con dolcezza, il ragazzo invita l'amica a esprimere le proprie emozioni, senza frenarsi, o contenersi. Ogni tanto anche piangere fa bene.
La commozione di Grecia rappresenta uno spunto per parlare di argomenti più profondi, quali i sogni, la vita, l'eternità. Per il modello, nulla è più importante che lasciare un bel segno nei ricordi delle persone che si hanno accanto.
I pensieri di Vittorio vagano, arrivando fino all'analisi dell'onirico. Qual è il confine tra sogno e realtà?
"Nei sogni, alla fine ci siamo solo noi" analizza il modello, esponendo efficacemente la propria teoria. Il sogno è legato a chi lo immagina, per questo è un'esperienza individuale destinata a concludersi con la fine di chi lo ha sognato.
La realtà, invece, è qualcosa di molto più complesso, un intreccio di vite che coinvolge diverse persone. Le vite possono diventare dei ricordi, un sogno muore per sempre.
Esiste un detto: una persona non muore una sola volta, bensì due, quando viene seppellita e quando viene pronunciato per l'ultima volta il suo nome. I ricordi sono quindi un'arma potentissima,che consentono ad alcuni uomini di vivere per sempre.
Grecia ascolta sognante, mentre le lacrime rigano il volto di Vittorio. La voglia di sognare e farsi ricordare è palpabile, così come il desiderio di rimanere indelebile nella mente di chi lo ama.
E, come dice lui, non c'è niente di più bello di voler vivere per l'eternità.