Un banchetto settecentesco
Un rondò veneziano dà il via alla serata di Carnevale, che ricorda nelle atmosfere la Serenissima
Il banchetto
Gli Inquilini danno il via a una serata elegante e aristocratica, con un tocco settecentesco! Dopo essersi travestiti con pomposi abiti da dame e gentiluomini, i ragazzi si fingono dei nobili uomini e donne dell'alta società veneziana.
Massimiliano è il più divertito, si cala totalmente nella parte e, dando sfoggio di un'invidiabile fantasia, crea parentele fittizie e intrighi di potere.
Prima di aprire il banchetto, l'uomo, con parole ampollose e auliche, presenta a uno a uno i suoi commensali, tutti denominati con appellativi altisonanti.
Il menù è ispirato proprio al Carnevale, tanto che i cortigiani hanno il piacere di degustare una buonissima lasagna Arlecchino. Il clima è disteso, rilassato, giocoso come se fosse una recita in cui ognuno interpreta una parte.
Dopo una giornata così difficile, un po' di relax era doveroso!
Uno sfarzoso défilé
Dopo una cena luculliana, per i principi e le principesse è giunto il momento di mostrarsi in tutto il loro splendore. Alessio e Simona, come due paggi di corte, annunciano gli ospiti della festa. Apre la sfilata il principe di Roma, Paolo, seguito da una principessa proveniente dall'oriente e una dall'Italia: Rosy e Letizia.
Massimiliano, con passo cadenzato, cammina lento, interpretando il Re Sole, arcinoto sovrano francese. Anita, fingendosi la principessa Charlotte figlia di Re Sole, fa il suo ingresso scalza. Le segue la principessa Grace, in tutta la sua eleganza.
Beatrice, definita Madame Visionnaire, procede a testa alta, seguita da Perla alterì detta Principessa Noir. Marco si finge il re del regno di Napoli, portatore di valori come sole, mare, pizza e mandolino.
Alessio annuncia Malia, ovvero Greta, la donna che più di tutte riesce ad ammaliare gli uomini. A una femme fatale, segue un noto conquistatore: Federico Casanuova che avanza sicuro di sé.
Ultimi, ma non per importanza, sono Sergio e Stefano, che chiudono il regale défilé.
Ma adesso basta indugi! Che si aprano le danze! Diamo il via al ballo.