Una movimentata riunione di condominio
Giovanni propone di creare dei gruppi di pulizie, ma i VIP non accettano la direzione
La convivenza, si sa, è dura e alcuni inquilini della Casa vorrebbero proporre una divisione in gruppi per le pulizie.
Giovanni si fa portavoce di alcuni e spiega ai VIP: “Dobbiamo dividerci in tre gruppi per le pulizie e per la cucina”. La proposta consiste in tre gruppi: due da 8 e uno da 7 membri. I caposquadra coordina la propria squadra. Internamente, ogni team si divide i compiti.
Per essere democratici, Sara e Giovanni propongono di creare dei bigliettini per scegliere i nomi, escludendo i tre principali cuochi: Luca, Wilma e Giovanni. Ogni settimana, considerando i possibili eliminati, le squadre verrebbero riformate.
In poco tempo, la discussione degenera. Charlie e Wilma sono fermamente convinti che non c'è bisogno delle squadre. Ognuno fa ciò che può, in misura alle proprie capacità e inclinazioni. Antonino aiuta le donne con i capelli, Elenoire può apparecchiare la tavola, c'è chi vuole cucinare, chi rassettare, chi lavare i piatti.
Amaurys e Sara, invece, considerano che ci sia bisogno di organizzazione. Ginevra, dal proprio canto, cerca di mettere in luce le criticità, cercando di comprendere come porre rimedio alla discussione.
Charlie e Wilma sottolineano che, alle volte, fare pulizie, cucinare insieme crea diverse dinamiche, ci si diverte insieme. Questo potrebbe creare clan e divisioni, limitare le libertà e le volontà, invece di unire.
Giovanni, dunque, chiede di votare chi è a favore delle squadre e chi no. Il risultato iniziale era di 11 su 21, ma la discussione degenera e non viene raggiunto nessun compromesso.
Giovanni si fa portavoce di alcuni e spiega ai VIP: “Dobbiamo dividerci in tre gruppi per le pulizie e per la cucina”. La proposta consiste in tre gruppi: due da 8 e uno da 7 membri. I caposquadra coordina la propria squadra. Internamente, ogni team si divide i compiti.
Per essere democratici, Sara e Giovanni propongono di creare dei bigliettini per scegliere i nomi, escludendo i tre principali cuochi: Luca, Wilma e Giovanni. Ogni settimana, considerando i possibili eliminati, le squadre verrebbero riformate.
In poco tempo, la discussione degenera. Charlie e Wilma sono fermamente convinti che non c'è bisogno delle squadre. Ognuno fa ciò che può, in misura alle proprie capacità e inclinazioni. Antonino aiuta le donne con i capelli, Elenoire può apparecchiare la tavola, c'è chi vuole cucinare, chi rassettare, chi lavare i piatti.
Amaurys e Sara, invece, considerano che ci sia bisogno di organizzazione. Ginevra, dal proprio canto, cerca di mettere in luce le criticità, cercando di comprendere come porre rimedio alla discussione.
Charlie e Wilma sottolineano che, alle volte, fare pulizie, cucinare insieme crea diverse dinamiche, ci si diverte insieme. Questo potrebbe creare clan e divisioni, limitare le libertà e le volontà, invece di unire.
Giovanni, dunque, chiede di votare chi è a favore delle squadre e chi no. Il risultato iniziale era di 11 su 21, ma la discussione degenera e non viene raggiunto nessun compromesso.