Vittorio Menozzi e la sua voglia di solitudine

Vittorio vorrebbe dedicare maggiormente del tempo a sé stesso in maniera da ritrovare un po' di benessere

Da ieri sera, Vittorio è entrato in uno stato di tristezza e malinconia, forse sintomo di un disagio nato dal suo carattere cervellotico. Mentre fa colazione, il ragazzo si sfoga con Perla la quale lo sprona a ritrovare sé stesso. 

Vittorio spiega che vorrebbe ritagliarsi dei momenti per ritrovare la bussola. Stando nella Casa, ha sacrificato queste parentesi di solitudine in favore della compagnia. Ma un po' di alienazione gli fa bene, la ritiene necessaria. "Mi sento come se non mi fossi preso cura di me" dice con amara constatazione. 

Secondo Perla, il ragazzo si sente isolato perché ha perso un po' di rapporti all'interno della Casa. Lo invita a non porsi limiti e ad assecondare i propri desideri. Nessuno gli impedisce di fare ciò che ritiene necessario.

Che il suo desiderio sia stare con Greta a ridere e scherzare, oppure farsi una sauna, non deve porsi dei limiti. L'importante è che sia sempre sé stesso. 

Ma Vittorio non riesce a liberarsi di questo peso, si sente perennemente sotto giudizio. Perla minimizza: molto spesso si tratta di battute bonarie e amichevoli, non deve farsi influenzare. 

Dimostrando empatia e dispiacere, la ragazza gli consiglia di prendere un po' le distanze da questi pensieri negativi, creandosi delle alternative e organizzandosi le giornate.

"Devi pensare anche a te" gli dice, suggerendogli di superare i suoi limiti. 

Vittorio spiega di averli già abbondantemente oltrepassati, non pensava mai di arrivare a un certo livello di consapevolezza e presenza. 

Ma Perla non si arrende, c'è solamente un modo per riscattarsi e ritrovare la serenità: vivere lasciandosi andare, senza la paura del pregiudizio. 

Vittorio le darà retta o rimarrà bloccato dalle sue paranoie?