Iago Garcia: "Ero un bambino sensibile"
Il nuovo arrivato Iago racconta a Clarissa la sua infanzia e, insieme, si scambiano opinioni e punti di vista
Dopo l'annuncio della festa di gala prevista per la serata, Iago trova in Clarissa una confidente con cui aprirsi e condividere alcuni aspetti della sua vita.
I due coinquilini iniziano la loro conversazione discutendo dell'importanza del leader e delle qualità che, a loro avviso, dovrebbe possedere. Clarissa ha una visione molto chiara e netta a riguardo: per lei, un vero leader è colui che supporta gli altri e li incoraggia a prendere in mano le situazioni.
La discussione cambia presto direzione e i due iniziano a parlare di autostima e di quei piccoli successi personali che, a loro giudizio, contano davvero. L'attrice si dice preoccupata per le priorità dei giovani d'oggi. È convinta che i social network stiano alimentando una generazione fragile e piena di insicurezze che tende a basare la propria autostima sul giudizio altrui piuttosto che su risultati reali.
Iago, attento e interessato, ascolta le parole dell'attrice e si trova d'accordo con lei. "Per avere successo, bisogna fallire”, risponde prontamente, sottolineando l'importanza di saper affrontare le cadute senza considerarsi un fallito. Accettare di uscire dai binari e vedere il fallimento come una tappa del percorso è, per lui, un aspetto fondamentale.
Clarissa, colpita dalla maturità del compagno nonostante la sua giovane età, lo incalza a raccontarle di più sulla sua infanzia. L'attore ammette di essere stato un bambino fragile e sensibile, caratteristiche che oggi riconosce come la vera fonte della sua forza. "Quando camminavo in un campo, stavo attento a non pestare le margherite”, ricorda con un sorriso nostalgico la sua gioventù.
I due coinquilini si scambiano sguardi complici e raggiungono gli altri in cucina.